Richard Jackson, Wall Painting
Il Museo dell'Orangerie inaugura la nuova sala di arte contemporanea con un’installazione dell’artista americano Richard Jackson: Wall painting (pittura acrilica, legno e tele). All’inizio degli anni ’60, allorché l’espressionismo astratto si afferma come il principale movimento artistico degli Stati Uniti, Richard Jackson decide di sperimentare diversi modi per ampliare il campo della pittura e spingerla fuori dai suoi confini, stili e convenzioni. A partire dal 1969, Jackson realizza delle pitture murali in cui tele qua e là macchiate di pittura si sostituiscono ai pennelli. Egli inizia così un’ingegnosa serie di inversioni e dissimulazioni volte ad attaccare le convenzioni tecniche e stilistiche della pittura. Tela, pittura, spazio e tempo sono ridistribuiti, spesso simultaneamente, in un’unica opera. Affascinato dalle Ninfee dell'Orangerie, Richard Jackson propone un’opera in risonanza in cui colore, gestualità e organicità offrono una rilettura gioiosa e originale dell’ultima opera di Monet. "Non considero il mio lavoro come una critica della pittura, ma come una visione ottimistica di ciò che potrà diventare" (Richard Jackson).
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