Collezioni permanenti - La collezione Walter-Guillaume

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Presentazione attuale

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Il museo organizza attualmente un’importante mostra itinerante all’estero «Paul Cézanne e Auguste Renoir: guardare il mondo. Capolavori delle collezioni del Museo dell’Orangerie». Questa mostra coinvolge le opere dei due grandi artisti, che al momento non sono pertanto visibili al museo, e contribuisce alla diffusione delle collezioni dell’Orangerie portandole a conoscenza di un pubblico ancora più vasto.
In questa rinnovata presentazione delle collezioni è messa in risalto l’opera di Henri Rousseau, grazie anche ai due prestiti eccezionali del Museo d’Orsay.

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Storia della collezione Jean Walter-Paul Guillaume

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 Considerata una delle più belle raccolte europee di dipinti, la collezione Jean Walter e Paul Guillaume comprende 148 opere realizzate tra il 1860 e il 1930.


Essa fu costituita essenzialmente da Paul Guillaume, giovane e appassionato mercante d’arte francese che dal 1914 alla sua morte nel 1934 accumulò diverse centinaia di dipinti, spaziando dall’impressionismo all'arte moderna, oltre a pezzi di arte africana e oceaniana. Diventato ricco e famoso dall’Europape agli Stati Uniti, morì all’apice del successo, lasciando in sospeso il suo progetto di fondare un museo.

La sua vedova Domenica, risposatasi con l’architetto Jean Walter,trasformò e ridusse la collezione, acquisendo al tempo stesso nuove opere. Quando lo Stato francese si offrì come acquirente alla fine degli anni Cinquanta, ella volle darle il nome

Attualmente essa comprende, per il periodo impressionista, 25 opere di Renoir, 15 di Cézanne, un’opera di Gauguin, una di Monet e una di Sisley.

Per il XX secolo il museo vanta 12 opere di Picasso, 10 di Matisse, 5 di Modigliani, 7 di Marie Laurencin, 9 di Rousseau, 31 di Derain, 10 di Utrillo, 22 di Soutine e una di Van Dongen.

dei suoi due mariti. La collezione fu da sin quel momento destinata a essere esposta al Museo dell'Orangerie.
 

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L’acquisizione della collezione Jean Walter e Paul Guillaume

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Sono le acquisizioni statali della collezione Jean Walter e Paul Guillaume, rispettivamente nel 1959 e 1963, entrambe con riserva di usufrutto, a conferire al Museo dell’Orangerie il suo aspetto definitivo. Difatti, Domenica Walter (1898-1977), vedova del mercante Paul Guillaume (1891-1934), quindi dell’architetto e industriale Jean Walter (1883-1957), concretizza il desiderio del suo primo marito di fondare "il primo museo di arte francese moderna" accessibile al pubblico. Lo Stato propone di esporre la collezione all’Orangerie.
 

Una seconda campagna di lavori viene condotta dall’architetto Olivier Lahalle dal 1960 al 1965. Rimosse le gallerie espositive, vengono creati due livelli sovrapposti che corrono lungo tutto l’edificio. Uno scalone monumentale, munito di una ringhiera progettata da Raymond Subes (1893-1970), sostituisce il vestibolo prospiciente le Ninfee e conduce a una serie di salotti voluti da Domenica Walter per esporre i 146 quadri. Una presentazione pubblica della collezione si tiene nel 1966, inaugurata dall’allora ministro della Cultura André Malraux. Le opere rimangono con Domenica Walter fino alla sua morte nel 1977.
 

Una terza campagna di lavori si svolge dal 1978 al 1984 per consolidare l’edificio, rinnovare le sale e accogliere in via definitiva l’intera collezione, battezzata ''collezione Jean Walter e Paul Guillaume" secondo la volontà di Domenica Walter. L’Orangerie diventa allora un museo nazionale indipendente, sganciato dalla sovrintendenza del Louvre e del Jeu de Paume, le cui collezioni impressioniste sono destinate al futuro Museo d’Orsay.