Mostra al museo
Félix Fénéon (1861-1944). I tempi moderni da Seurat a Matisse
Dal 16 Ottobre 2019 al 27 Gennaio 2020
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Museo dell'Orangerie
Mappa e itinerario
I Musei d’Orsay e dell’Orangerie si uniscono al Museo Quai Branly-Jacques Chirac e Museum of Modern Art, New York al per organizzare la prima mostra in omaggio a Félix Fénéon (1861-1944), uno dei protagonisti dello scenario artistico a cavallo tra XIX e XX secolo. Anarchico, critico d’arte, editore, gallerista e collezionista, Fénéon difese un concetto di creazione senza paraocchi nel momento in cui l’arte transitava verso la modernità.
La sezione esposta al Museo Quai Branly-Jacques Chirac dal 27 maggio al 6 ottobre 2019 si concentrerà sulla pregevole collezione di Fénéon riallacciandosi alla sua ricerca sulle «arti lontane» pubblicata nel 1920, in cui è preso in esame lo status delle sculture e degli oggetti dell’arte primitiva.
Da collezionista appassionato, Félix Fénéon riunì un numero considerevole di opere africane e oceaniche, giustapposte sulle pareti della sua casa a dipinti e disegni di artisti a lui contemporanei.
La parte presentata al Museo dell’Orangerie e al Museum of Modern Art di New York porrà invece l’accento sull’impegno anarchico di Félix Fénéon e sull’azione che egli esercitò a favore degli artisti attraverso le sue critiche, mostre e acquisizioni. Promotore del cosiddetto Neoimpressionismo, Fénéon difese strenuamente le opere dei suoi amici puntinisti, Seurat e Signac in primis. Fu peraltro un socio attivo del circolo de La Revue blanche e, a partire dal 1906, il suo impegno al fianco dei Fauves e dei Futuristi in particolare lo porterà a organizzare, in qualità di direttore artistico della galleria Bernheim-Jeune, la prima mostra futurista a Parigi nel 1912.
La pertinenza dell’occhio e delle scelte di quest’uomo discreto emerge attraverso una selezione di opere fondamentali che egli amò, difese e collezionò per tutta la sua vita. Ciò permette di far dialogare tecniche, epoche e continenti diversi in un’ottica fedele alla mentalità aperta e cosmopolita di Fénéon.
La sezione esposta al Museo Quai Branly-Jacques Chirac dal 27 maggio al 6 ottobre 2019 si concentrerà sulla pregevole collezione di Fénéon riallacciandosi alla sua ricerca sulle «arti lontane» pubblicata nel 1920, in cui è preso in esame lo status delle sculture e degli oggetti dell’arte primitiva.
Da collezionista appassionato, Félix Fénéon riunì un numero considerevole di opere africane e oceaniche, giustapposte sulle pareti della sua casa a dipinti e disegni di artisti a lui contemporanei.
La parte presentata al Museo dell’Orangerie e al Museum of Modern Art di New York porrà invece l’accento sull’impegno anarchico di Félix Fénéon e sull’azione che egli esercitò a favore degli artisti attraverso le sue critiche, mostre e acquisizioni. Promotore del cosiddetto Neoimpressionismo, Fénéon difese strenuamente le opere dei suoi amici puntinisti, Seurat e Signac in primis. Fu peraltro un socio attivo del circolo de La Revue blanche e, a partire dal 1906, il suo impegno al fianco dei Fauves e dei Futuristi in particolare lo porterà a organizzare, in qualità di direttore artistico della galleria Bernheim-Jeune, la prima mostra futurista a Parigi nel 1912.
La pertinenza dell’occhio e delle scelte di quest’uomo discreto emerge attraverso una selezione di opere fondamentali che egli amò, difese e collezionò per tutta la sua vita. Ciò permette di far dialogare tecniche, epoche e continenti diversi in un’ottica fedele alla mentalità aperta e cosmopolita di Fénéon.
The exhibition is now over.
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