Berthe Weill. Gallerista d’avanguardia

30 ans ou la Vie en rose, 1931
don Mathilde Amos, 1955
© CC0 Paris Musées / Musée d’Art Moderne de Paris
Tuttavia, la traiettoria di Berthe Weill, per un certo periodo quasi dimenticata, non è ancora entrata nel firmamento dei mercanti d'arte in cui figurano Daniel-Henry Kahnweiler, Paul e Léonce Rosenberg, Ambroise Vollard e Paul Guillaume. La mostra, organizzata dal Grey Art Museum di New York, dal Museo delle belle arti di Montreal e dal Musée de l'Orangerie di Parigi, intende svelare un capitolo ancora poco conosciuto della storia dell'arte moderna.
Fin dall'inizio del secolo scorso, Berthe Weill si impegnò a sostenere gli artisti con lo slogan «Place aux jeunes» (largo ai giovani), che appariva sul suo biglietto da visita. Da Picasso – che ella contribuì a vendere ancor prima dell'apertura della sua galleria – a Modigliani – di cui organizzò l'unica mostra personale da vivo, nel 1917 – partecipò al riconoscimento del fauvismo esponendo regolarmente le mostre del gruppo di allievi di Gustave Moreau riuniti intorno a Matisse.
Poco dopo, si unì ai cubisti e agli artisti dell'École de Paris nelle battaglie per l'arte, per l'emergere di nuove forme, ma anche contro il conservatorismo e la xenofobia. Nonostante le vicissitudini, il suo interesse per i giovani artisti non è mai venuto meno ed è così che difese strenuamente figure molto diverse l’una dall’altra, alcune delle quali non appartenevano a nessun movimento particolare, e diede loro una possibilità organizzando una o più mostre. Promosse anche un certo numero di artiste, senza pregiudizi di genere o di scuola, da Émilie Charmy, che espose regolarmente dal 1905 al 1933 e che descrisse come «amica di una vita», a Jacqueline Marval, Hermine David e Suzanne Valadon, all'epoca molto in vista.
Alla sua morte, nel 1951, aveva esposto più di trecento artisti nei quattro successivi indirizzi della sua galleria: 25, rue Victor-Massé; 50, rue Taitbout a partire dal 1917; 46, rue Laffitte dal 1920 al 1934 e, infine, 27, rue Saint-Dominique. Organizzò centinaia di mostre fino alla chiusura definitiva della sua galleria nel 1940.
Questa mostra fa parte di una serie sul mercato dell'arte iniziata nel 2023 con «Modigliani, un pittore e il suo mercante» e mira a far luce sui meccanismi che hanno portato alla nascita delle avanguardie del Novecento e sulle personalità, spesso notevoli, che le hanno segnate. I visitatori sono invitati a scoprire la carriera e la personalità di questa mercante attraverso il suo contributo all'avvento di alcuni dei momenti più memorabili della storia dell'arte. Viene inoltre ripercorsa la vita di una galleria nella prima metà del Novecento attraverso i suoi alti e bassi. Un centinaio di opere – dipinti, sculture, disegni, stampe e gioielli – rievocheranno le mostre che Berthe Weill organizzò e il contesto storico in cui si svolsero. Opere di Pablo Picasso, Henri Matisse, Diego Rivera e Amedeo Modigliani saranno esposte accanto a quelle di Emilie Charmy, Pierre Girieud e Otto Freundlich, proprio come alla galleria B. Weill, abbozzando così il ritratto di questa donna e del suo impegno.
- Lunedì 9h00 - 18h00
- Martedì Chiuso
- Mercoledì 9h00 - 18h00
- Giovedì 9h00 - 18h00
- Venerdì 9h00 - 18h00
- Sabato 9h00 - 18h00
- Domenica 9h00 - 18h00
- Plein tarif horodaté
- 12,50 €
- Tarif réduit horodaté
- 10 €
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Bambino & Cie
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10 €
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- 18 anni, - 26 anni residenti EEU
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Free
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Apertura tardiva*
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10 €
*Tariffa scontata a tempo durante gli eventi speciali serali dalle 18.00 alle 21.00, ogni venerdì durante il periodo della mostra.