Danza nelle Ninfee • Robyn Orlin, How to thank flowers for their fleeting abundance
ore 19 e 20:30, sala delle Ninfee

© Thabo Pule
Inventiva e impegnata, la coreografa sudafricana Robyn Orlin prosegue l’esplorazione del suo paese dalla realtà difficile e complessa.
«Mi sono sempre piaciute le varie opere di Monet che rappresentano delle ’’ninfee’’, e la mia nuova opera, how in salts desert is it possible to blossom, mi permette di ricordare’’perché’’. Questa nuova pièce è stata realizzata a nord-ovest di Città del Capo, in Sudafrica, vicino al confine con la Namibia, in una cittadina che si chiama O'kiep. Questa zona semidesertica è fenomenale perché dopo le piogge invernali in Sudafrica (tra luglio e agosto), la zona si riempie di oltre 3500 specie diverse di margherite e, pur essendo margherite e non ninfee, il modo in cui questo tappeto di fiori inonda l’immaginazione crea una ’’calma’’ immediata, molto simile a quella prodotta dalle Ninfee di Claude Monet». Ciò che accomuna queste immagini è l’esplosione di colori, che si tratti di una massa strutturata verde-blu con dei gigli o di questa esplosione di colori molto vivaci. La natura è presente e intende rimanere tale, a prescindere dalle sue diverse storie nei diversi luoghi del mondo, e ci ricorda che noi, come esseri umani, siamo soli ma con tanta bellezza e serenità intorno. Accogliamola!!!!!!»
Robyn Orlin
© Thabo Pule
Robyn Orlin, coreografia
Con Byron Klassen, ballerino della compagnia Garage Dance Ensemble,
Musica originale interpretata da Anelisa Stuurman
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